Documento di Rivalutazione della Sicurezza nello Sport Motociclistico

 

 Il presente documento nasce dalla riflessione dei Comitati Regionali della FMI che hanno sottoscritto lo stesso.
Sempre più spesso nelle manifestazioni motociclistiche noi, rappresentanti territoriali della Federazione Motociclistica Italiana, veniamo accusati di essere rigidi e poco flessibili nei confronti dei motociclisti a causa delle regole e della disciplina all’interno dei vari campionati sportivi. L’osservanza dei regolamenti poi si acuisce nel momento in cui la Federazione Motociclistica viene “accostata” agli Enti di Promozione con cui, a dire di coloro che partecipano alle manifestazioni, “tutto è più semplice”.
Dopo avere per anni ascoltato e discusso sull’argomento ci siamo resi conto che è arrivato il momento di chiarire con tranquillità ma anche con fermezza quali sono i punti nodali su cui la FMI basa il suo operato. Criteri precisi e reali da cui non si può prescindere sia che si espleti attività agonistica sia che si faccia promozione, volti a ricercare la sicurezza dei praticanti il motociclismo. Da qui la nostra mission che è quella di sensibilizzare tutti coloro che orbitano intorno alle due ruote motorizzate verso l’accettazione di regole che sono finalizzate alla tutela dello stesso fruitore.
In questa ottica ci permettiamo pertanto di fare delle considerazioni che mettono in evidenza il ruolo della Federazione Motociclistica Italiana a cui il CONI ha riconosciuto una serie di prerogative e diritti.
Innanzitutto la Federazione Motociclistica Italiana è indicata dal CONI, nello specifico, come “unico Ente omologatore” degli impianti per gli sport motociclistici. Agli Enti di Promozione Sportiva è solo concessa la possibilità di stipulare, con la FMI, apposite convenzioni che permettano ai primi di rendere valido il proprio “tesseramento” negli impianti già omologati dalla FMI. La normativa è molto chiara e i ruoli rimangono distinti e precisi; non si tratta di ordini gerarchici ma di ruoli e professionalità diversi, coesistenza di mondi in cui ciascuno deve ricoprire il proprio ruolo, la Federazione Motociclistica Italiana deve occuparsi di agonismo e della promozione del motociclismo in tutte le sue forme mentre gli Enti di Promozione, come del resto identificati nella dizione stessa, svolgere la promozione.
Vorremmo altresì evidenziare come nelle nostre regioni ancora oggi si registra la mancanza di consapevolezza di cosa vuol dire “rischiare” quando si va in moto. Sicuramente i pericoli sono ovunque ma decidere di rischiare è una decisione della sfera personale. Dunque se, per esempio, l’età minima per un bambino che inizia a gareggiare nel motociclismo è fissata in 8 anni dal Ministero della Salute, perché si assiste ancora oggi allo svolgimento di gare mistificate in pseudo-allenamenti con minipiloti di età decisamente inferiore? Perché un genitore decide di mettere a rischio la vita del proprio figlio? Certamente sono scelte personali, ma solo chi ha un ruolo più distaccato da una visione così coinvolgente capirà che se il limite fissato è di 8 anni sicuramente è stato valutato e ponderato da professionisti ed esperti a disposizione degli Enti Federali. Rimane dunque evidente che nel vedere bambini di cinque, sei, sette anni partecipare a manifestazioni “agonistiche” organizzate dagli EPS la Federazione Motociclistica Italiana e i suoi Comitati Regionali prendano le distanze, come è giusto che sia, e nel contempo cerchino di educare affinché tutto questo non succeda.
Anche tra gli adulti le norme sono chiare, ad esempio gli allenamenti in FMI possono essere effettuati, per talune discipline, esclusivamente su impianti omologati, facilmente individuabili, ma solo se l’atleta risulti dotato o di licenza agonistica o di tessera Sport, uniche forme che consentono a tutti (gestori di impianti, dirigenti e piloti) di essere coperti da un punto di vista assicurativo.
Gli esempi sopra riportati a parere nostro, servono ad esortare tutti coloro che si accostano al mondo motociclistico a riflettere sul significato di Federazione e sul fatto che quelli che di primo acchito possono sembrare “paletti” sono in realtà scorci di tutela e di protezione nei confronti di tutti i motociclisti, sani e coscienti.
Per qualunque dubbio o chiarimento, invitiamo a contattare i Comitati regionali di appartenenza ricordando a tutti che la differenza tra la certezza e l’incertezza è l’informazione!
F.to I Presidenti dei Co.Re. FMI
Abruzzo – Elvio Fortuna Basilicata – Rocchino Lopardo Calabria – Luigi Mamone Campania – Massimo Gambini Delegazione Valle d’Aosta – Paolo Enriore Emilia Romagna – Giancarlo Cavina Friuli Venezia Giulia – Mario Volpe Lazio – Valter Saveri Liguria – Marco Marcellino Lombardia – Ivan Bidorini Marche – Giuseppe Bartolucci Molise – Clemente Santoro Piemonte – Vittorio Angela Provincia di Bolzano – Marco Bolzonello Provincia di Trento – Giorgio Endrizzi Puglia – Cosimo Costabile Sardegna – Ettore Pirisi Sicilia – Francesco Mezzasalma Toscana – Andrea Vignozzi Umbria – Mara Colligiani Veneto – Luigi Favarato
Allegati: Regolamento EPS (fonte CONI) Principi informatori impianti (fonte CONI) Età minima per attività agonistica (fonte Ministero della Salute)